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SU UN MARE DI PLASTICA NON SI PUÒ VOLARE. LA DISAVVENTURA DI MALTE REUSCHER A TOKYO

SU UN MARE DI PLASTICA NON SI PUÒ VOLARE. LA DISAVVENTURA DI MALTE REUSCHER A TOKYO

SU UN MARE DI PLASTICA NON SI PUÒ VOLARE. LA DISAVVENTURA DI MALTE REUSCHER A TOKYO

Alla tappa giapponese dei Campionati mondiali di windsurf a Tokyo, tra le centinaia di vele colorate, ce n'è una che porta i colori di Acqua dell'Elba.

È quella di Malte Reuscher, il campione elbano che nelle sue trasferte in giro per il mondo a sfidare le onde è accompagnato dal nostro marchio che si gonfia nel vento della sua vela.

In questi giorni, a Malte è capitata una disavventura che una volta di più ci convince della bontà degli scopi del Sea Essence International Festival, la manifestazione di Acqua dell'Elba dedicata alla salvaguardia, alla protezione e alla valorizzazione della bellezza del mare.

Durante la recente tappa mondiale di Tokyo, Malte ci ha mandato un messaggio audio Whatsapp che rappresenta una concreta testimonianza dei danni e pericoli provocati dall'inquinamento marino.

Solitamente il risultato di una gara di windsurf può essere influenzato dal vento, da un una manovra scorretta da parte dell'atleta, ma questa volta, l'errore è dell'uomo. Di qualcuno che si è sentito libero di abbandonare un sacchetto di plastica che, inevitabilmente, spinto dalla corrente è finito in mare , come accade ormai troppo spesso.

Ecco che mentre volava sulle onde, la tavola di Malte si è impigliata nel sacchetto galleggiante nel campo di gara costringendolo a fermarsi e a non concludere la competizione come avrebbe sperato. "Ho avuto sfortuna - ci ha raccontato - se le persone avessero più rispetto dell'ambiente ed evitassero di buttare i rifiuti in mare sarebbe una bella vittoria per tutti".

Perché la presenza di plastica e di rifiuti in mare danneggia non solo l'ecosistema marino, ma anche tutte quelle attività, a partire da quelle sportive, che lavorano con un elemento già di per sé imprevedibile e fragile come il mare.

Dopo mesi di dura preparazione, la delusione di Malte è più che giustificata e ancora di più la rabbia per il comportamento di chi ancora sfrutta le risorse del pianeta senza rispettarle.

Per questo motivo la seconda edizione di Seif acquista ancora più importanza e significato, ponendosi come primo obiettivo quello di far amare il mare, perché solo attraverso un sentimento incondizionato come l'amore, sarà possibile tornare a rispettarlo e a proteggerlo.


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